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Cogolo di Pejo

Capoluogo comunale, centro dei maggiori servizi di interesse pubblico, è situato al cospetto delle cime di Cadine, della Punta Taviela, e del Monte Vioz (tutte sopra i 3500 mt) verso il fondovalle.
Chi ama lo sport trova a Pejo moltissimi percorsi ed itinerari: nel gruppo del Cevedale, nel Parco Nazionale dello Stelvio, presso i biotopi della Catena Rossa, ai laghi Lungo, Pian Palù, delle Marmotte, Covel e Careser.
A poca distanza da Pejo si trovano poi le aree sciistiche del Tonale-Presena e di Marilleva. All'entrata del paese si trova la sede del Parco Nazionale dello Stelvio, parco che si estende su tutto il paradiso naturale dell’Ortles-Cevedale. Verso la fine invece è presente la vecchia chiesa dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, costruita nel 1332 e ampliata verso il 1450, consacrata nel 1497, ampliata e nuovamente consacrata nel 1588, rovinata da un incendio e nel 1804 ancora restaurata. La parete nord della chiesa è coperta di affreschi e decorazioni, unico esempio solandro di tali dimensioni. Il ciclo è opera di Giovanni Angelo Valorsa da Grosio, in Valtellina (1643). Pejo è nota anche per le acque minerali. Lo stabilimento termale, a 1.390 metri di altitudine, nel Parco Nazionale dello Stelvio, cura malattie respiratorie, circolatorie, reumatiche, dermatologiche, offrendo inoltre trattamenti estetici. Le acque sgorgano fresche, pure e limpide da tre sorgenti: la Fonte Alpina, l’Antica Fonte e la Nuova Fonte.